Il Canalone
Maggio 1761
La carenza di documenti sistematizzati comporta la difficoltà a ricostruire, epoca per epoca, una storia dei manufatti e dell’urbanistica del territorio, che dev’essere ricostruita riunendo con perizia le tracce lasciate dalle mappe, dai registri catastali, dalle memorie di cittadini, dai resti dei manufatti.
Tra questi ultimi, simbolo della natura rurale del paese, risalta il Canalone. Il
manufatto in pietra scalpellata serviva a traghettare sopra il rio Torto le acque di una roggia provenienti dal rio Riasco che alimentavano il mulino di Pasturana, ubicato in quella che ora si chiama Cascina Osteria, nella depressione sottostante la collina che ospita il paese.
Le origini e la datazione del condotto non sono certe, nonostante fosse una costruzione di estrema importanza per l’economia rurale del paese.
Documento importante per raccogliere almeno in parte indizi sulla sua costruzione è una mappa, desunta da esistente datata al maggio 1761, a cura dell’ing. Giuseppe M. Boldrini.
Oggi ciò che risulta meglio conservato del Canalone sono le
due arcate, site proprio sopra il rio Torto e ben visibili. Nel
Piano Regolatore Generale del Comune di Pasturana è stato inserito un vincolo culturale ambientale sul manufatto, che impone che l’unico intervento consentito, oltre naturalmente alle manutenzioni ordinaria e straordinaria, sia costituito dal restauro e risanamento conservativo.